Horacio Verbitsky «Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia: il resto è Propaganda.
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- Horacio Verbitsky ("Un mundo sin periodistas", 1997)
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domenica 15 settembre 2013

8 ragioni per attaccare la Siria

SyrianGirlpartisan (canale YouTube)


Si identifica come «patriota siria» e si dichiara «contraria al neo-conservatorismo, al NWO (Nuovo Ordine Mondiale) ed al Sionismo». Poco più di un anno fa ha aperto il proprio canale YouTube, SyrianGirlpartisan. In un breve video in inglese di appena 9 minuti, spiega le «otto ragioni che fanno detestare la Siria al Nuovo Ordine Mondiale». Prestate attenzione...

[VIDEO YT] 8 reasons why the NWO hates Syria »»

Il suo videomessaggio è una sorta di "Manuale del Buon Senso" che ci spiega i motivi per cui Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea (la Francia in particolar modo) ed Israele siano così decisi a distruggere la Siria. In maniera succinta e convincente questa ragazza descrive come i leader siriani si rifiutino di inginocchiarsi davanti agli stessi Padroni del Mondo che attanagliano le strutture di potere pubbliche (i governi) e private (il mondo corporativo e le banche) di tutti i paesi occidentali.
In particolare si rivolge ai cittadini statunitensi, britannici, europei (inclusi noi italiani, ndr) ed ebraici, d’altronde gli unici a poter esercitare la giusta pressione sui governanti eletti a Washington, Londra, Parigi, Tel Aviv ed altre capitali occidentali. Tutti insieme, «dobbiamo obbligare i nostri politici ed i dirigenti a smettere di comportarsi come criminali globalisti fuori controllo ed iniziare ad ascoltare la voce dei loro rispettivi popoli in modo democratico e responsabile».

8 ragioni che fanno detestare la Siria al Nuovo Ordine Mondiale:

1) La Banque Centrale de Syrie serve i cittadini e non i banchieri.
Mega-banchieri internazionali In altre parole, la Siria gode di sovranità monetaria. La sua banca centrale amministra la propria moneta per il benessere del popolo e non nell’interesse dei mega-banchieri internazionali (capeggiati dal clan dei Rothschild attraverso i vari "nascondigli" di New York, Londra, Francoforte, Tel Aviv, Basilea e Parigi). Questo significa che il volume di moneta emessa viene bilanciato in base ai reali fabbisogni dell’economia, del lavoro, della produzione, dei servizi e di tutto quanto sia necessario per la vita dei siriani. Il credito senza interesse viene erogato per finanziare progetti utili: centrali elettriche, autostrade, distribuzione del gas, edilizia, imprese. All’opposto, nel sistema occidentale i flussi monetari sono subordinati alle decisioni ed i desideri di un gruppo di «banchieri internazionali parassitai, usurai e speculatori». Questi individui controllano le banche centrali di quasi tutto il mondo e possono così limitare artificialmente il volume di moneta circolante, obbligando qualsiasi soggetto produttivo, pubblico o privato, a dover ricorrere ai loro prestiti e sottostare ai loro interessi micidiali. Così inizia la catena del debito inestinguibile (e quindi eterno), come testimoniano le crisi da debito pubblico che hanno colpito paese dopo paese. In tutti i casi, il debito criminale fu contratto con il beneplacito dei politici di turno, infami camerieri al servizio dei bankster (Rothschild, Rockefeller, Warburg, Goldman Sachs, HSBC, CitiCorp e JP Morgan Chase).

2) La Siria non ha debiti con il FMI (Fondo Monetario Internazionale).
Il FMI intrappola i paesi in debito I leader siriani sanno che questo "ente pubblico multilaterale", costituito in teoria dai suoi stati membri, è in realtà controllato dai banchieri internazionali, ed opera sotto forma di auditor ma anche di riscossore, nel caso in cui uno dei suoi membri più deboli cada nel pozzo dell’insolvenza da debito pubblico. Sono chiare adesso le vere radici delle "crisi del debito" che sistematicamente e sempre più frequentemente colpiscono Grecia, Cipro, Irlanda, Argentina, Spagna, Brasile, Indonesia, Italia, Portogallo, Messico, USA, Regno Unito, Francia... E’ difficile immaginare un modello di schiavitù planetaria più diabolico dell'attuale. All’opposto, l’Islam rinnega l’interesse sul denaro ed il meccanismo del prestito con riserva frazionaria, considerandoli immorali ed antisociali. Questo principio era vigente nella Libia di Mu'ammar Gheddafi ed è oggi vivo in Siria ed Iran.

3) La Siria ha proibito l’uso di semi ed alimenti geneticamente modificati (OGM).
STOP MONSANTO

Il presidente siriano, Bashar al-Assad, li dichiarò illegali «per preservare la salute umana», avendo compreso che le corporazioni come la Monsanto hanno come fine ultimo quello di controllare la produzione alimentare planetaria. «Le future crisi globali non riguarderanno soltanto il petrolio ma anche la capacità dei governi di sfamare i propri cittadini». Per questo, dopo l’invasione dell’Iraq, gli Stati Uniti imposero agli agricoltori iracheni l'uso esclusivo delle sementi protette da brevetto della Monsanto.

4) La popolazione siriana è molto ben informata rispetto al Nuovo Ordine Mondiale.
Il vero Asse del Male

I mezzi di comunicazione locali ed i circoli accademici discutono apertamente l’eccessiva influenza dei Padroni del Mondo sui governi di tutte le nazioni. Sanno che il vero potere dell’Occidente non si trova alla Casa Bianca, nè al n° 10 di Downing Street, nè al Congresso, nè al Parlamento. Piuttosto, questi finti centri di potere sono manovrati da una complessa e poderosa rete di club e circoli ("think-tank"), cui fanno capo il Consiglio per gli Affari Esteri (CFR) di New York, il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, la American Society, il World Trade Forum (WTF) e l’Istituto Reale per gli Affari Esteri (RIIA) di Londra. Questi, a loro volta, interagiscono con le banche private, i mezzi di comunicazione di massa, le università, le forze armate, le multinazionali e le corporazioni. La ragazza siriana spiega che «i cittadini siriani parlano apertamente dell’influenza illegittima delle società segrete come la massoneria e la loggia "Skull & Bones" dell’Università di Yale», che annovera tra i suoi membri potenti personaggi come l’ex-presidente G. W. Bush e l’attuale segretario di stato, John Kerry.

5) La Siria dispone di importanti riserve di petrolio e gas.
Le Sette Sorelle Petrolifere

Ancora il petrolio. Tutte le volte che le potenze occidentali entrano in guerra per "difendere la libertà, i diritti umani e la democrazia", «si finisce per incappare nel nauseabondo odore dell’oro nero» (vedasi Iraq, Libia, Kuwait, Isole Falkland, Afghanistan...). Anche la Siria possiede importanti giacimenti di petrolio e gas nel territorio (nonchè al largo del Mediterraneo) e sta collaborando con l’Iran alla costruzione di un oleodotto libero dall’onta delle "sette sorelle" occidentali: BP, Exxon, Royal Dutch Shell, Texaco, Total, Repsol y Chevron.

6) La Siria si oppone saldamente al Sionismo ed allo Stato di Israele.
I veri ebrei denunciano i crimini di guerra di Israele

Oltre ad essere un invasore militare in Palestina, Israele sta praticando l’apartheid razzista sul popolo palestinese ed i leader siriani stanno dimostrando di non avere peli sulla lingua: «Israele è uno stato razzista, imperialista e genocida». La Siria denuncia in particolare «l’infame muro che hanno innalzato in Palestina per richiuderla in un gigantesco campo di concentramento dove si maltrattano, si assassinano e si umiliano i palestinesi». Un autentico Auschwitz in Medio Oriente. La stessa concezione era condivisa da Gheddafi, Saddam Hussein ed oggi dai leader di Iran, Cina, Russia ed India. Per le lobby filosioniste quali l’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), il Congresso Ebraico Mondiale, la Lega Antidiffamazione (ADL), il Likud, il Kadima e la coppia Netanyahu-Lieberman sarebbe un’ottima ragione per insistere all’unisono sull’attacco preventivo alla Siria.

7) La Siria è uno degli ultimi stati sovrani del Medio Oriente.
Mezzi di informazione sionisti

La lobby giudeosionista, suprematista, vorrebbe vedere il mondo intero soccombere alla cosiddetta "volontà di Jahvè", «un oscuro demiurgo che ha eletto il suo popolo». Gli ordini impliciti dei Padroni del Mondo sono chiari: dobbiamo tutti accettare una supposta superiorità israelita. La ragazza siriana di YouTube commenta che «non potranno mai imporre alla Siria una simile aberrazione, così come non sono riusciti a convicere l’Iraq, la Libia e l’Iran». Continua dicendo che «fare domande sulla propria religione in Siria è considerato maleducazione», visto che quella terra è stata tra le più fertili nel corso dei millenni per la nascita delle religioni mondiali. I siriani hanno maturato un’esemplare discrezione, tolleranza e rispetto verso le distinte spiritualità ed i vari credo religiosi.

8) La Siria conserva e protegge con orgoglio la propria identità nazionale, politica e culturale.
NO ALLA GUERRA IN SIRIA

La volontà del popolo siriano è salda riguardo alla «salvaguardia della propria individualità ed al rispetto di quella altrui». Gli artefici del Governo Mondiale semplicemente detestano chiunque si opponga alle standardizzazioni che intendono imporre nel pensiero, nel comportamento e nei valori. «La dittatura delle grandi marche occidentali, dello shopping e della moda sta facendo sì che tutti i posti del mondo si assomiglino sempre di più, eliminando le diversità che li rendevano unici». All'opposto, il pensiero "rivoluzionario" occidentale è confinato oggi al grande dilemma: Coca-Cola o Pepsi?.

Epilogo
Il messaggio si conclude con un avviso al mondo intero: «se anche la Siria cade, potremmo trovarci difronte alla vittoria decisiva dell’establishment del Nuovo Ordine Mondiale». Le otto ragioni descritte costituiscono un buon punto di partenza per recuperare le nostre nazioni, per ricondurle sulla retta via, strappandole agli artigli dei Padroni del Mondo. Non è più rilevante essere americani, europei, arabi, musulmani, cristiani, ebrei, buddisti, induisti o scintoisti, è solo giunta l’ora dei popoli contro i loro governi corrotti.
E’ arrivato il momento di far TUONARE la voce del Pianeta nelle strade e nelle piazze.

Tradotto e adattato da marcpoling

Autore: Adrian Salbuchi (RT Actualidad), analista politico, scrittore, relatore. Presenta il programma "Segunda República" su Canal TLV1 (televisione argentina). E’ fondatore del "Progetto Seconda Repubblica" (PSR).

Articolo originale: http://actualidad.rt.com/expertos/salbuchi/view/104942-eeuu-uk-francia-israel-odian-siria

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